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24 maggio 2017 3 24 /05 /maggio /2017 18:26

 

 

 

Il femminismo della Libreria delle Donne, della Lud di Lea Melandri e tante altre realtà hanno cambiato il mondo, generando l’avvento della libertà femminile. Ad oggi in molte città e molti paesi le donne si sentono libere e sono soggetti della loro vita. In molte  parti del mondo si trovano in ogni sfera del sociale, stanno creando un nuovo simbolico a partire dalla differenza sessuale.

Questo non esclude le lotte che si devono ancora fare perché ci sono ancora molte troppe discriminazioni e piaghe sociali (femminicidi, violenza, stalking, disparità di trattamento in certi ambiti sociali).

Si dice che il femminismo è morto. Beh non è vero. Certo le rivendicazioni di piazza e i grandi collettivi non ci sono più. Ma il nuovo femminismo viaggia sul web e nelle relazioni in ogni ambito del sociale. Le donne parlano in rete, combattono le loro battaglie, creano blog e sono sui social.

Naturalmente ci si trova in presenza ma non necessariamente nei collettivi. Ci sono luoghi di ritrovo e di svago (come l’Alveare Milano) dove divertendosi si riflette e produce nuovo pensiero e cultura femminile. E ci sono nuovo lotte da fare contro la violenza per esempio,trovare nuove dimensioni di vita all’interno del precariato. Deleuze diceva che in ogni dispositivo sociale c’è una via di fuga. E’ chiaro che il dispositivo sociale di vent’anni fa non esiste più. Ce n’è uno nuovo che ancora non è ben conosciuto.Occorre capirlo e trovare le vie di fuga. O come diceva  Foucault resistergli!!!

Ma occorre capirlo. Il femminismo c’è e si da da fare. Con forme diverse. E’ un femminismo non più 2.0 ma 4.0 è virTuale e in presenza ovunque. Va riconosciuto  e valorizzato. 4.0 perché le donne hanno sempre due dimensioni in più di visione del mondo.

 

Serena Fuart

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