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21 gennaio 2016 4 21 /01 /gennaio /2016 14:03

I fatti di Colonia, maternità surrogata, l'emendamento codice rosa al momento della violenza...

Ecco alcuni punti di vista su cui possiamo riflettere e interagire:

Newsletter N° 1 - a cura di Serena Fuart del sito www.libreriadelledonne.it

#VD3

In Non basta avere ragione Gioconda Pietra, consigliera comunale a Sesto San Giovanni, racconta di un duro conflitto emerso alla notizia di un corso per sole donne mussulmane in una piscina comunale, in un orario in cui solitamente la struttura è chiusa al pubblico. A commento lei scrive: "Mi sembrava di dover ricominciare il discorso sulla libertà femminile, sull'emancipazione e la differenza, dall'inizio. Sono andata via, senza salutare, arrabbiata, disgustata e depressa" e racconta di come ha superato il "Senso di solitudine – e odio? - sentito anche quando in maniera tutt'altro che mascherata il potere si prende il posto della politica" ed è stata in grado di partecipare al dibattito cittadino.

PUNTO DI VISTA - CONTIBUTI

"Uno dei nodi che crea conflitto è la necessità di stabilire che la cultura dei paesi islamici sia più sessista e misogina di quella europea – scrive TK Brambilla in Colonia: che abbiano un mandante o meno poco importa. La misoginia patriarcale è la matrice (14 gennaio 2016) - questo genere di sguardo per leggere il mondo credo sia quanto di più lontano dall'esperienza femminile della libertà, che si realizza nel riconoscimento e nella relazione con l’altro da sé".

Salecina: Seminario delle donne, queer e femminista (dal 23 al 26 giugno 2016) "A tutte le ottimiste / scrittrici / fricchettone politicanti / cinefile e produttrici di tutti i generi": era introdotto così trent'anni fa l'invito che le organizzatrici del seminario rivolgevano alle donne che volevano discutere sul sistema del lavoro, della produzione e sul sessismo … abbiamo ripreso una tradizione quasi dimenticata e l'abbiamo fatta rivivere con successo".

Laura Colombo e Sara Gandini proporranno un workshop dal titolo: "La politica del desiderio".

"E così, anche questa volta, le vicende di Colonia hanno riaperto il dibattito sulla questione migratoria … mostrando l'uso strumentale delle donne, che diventano terreno di speculazione politica – scrivono Sara Gandini e Laura Colombo in Colonia: conflitti e mediazioni femministe – Per far fronte alla violenza sulle donne e uscire dal patriarcato la politica delle donne che noi amiamo punta sulle relazioni, sul conflitto e sulla mediazione, sul fare spazio dentro di sé per l’altro da sé".

"L'emendamento detto "Codice Rosa" … configura … un percorso obbligatorio … mette in pericolo l'incolumità fisica e psichica delle donne che subiscono violenza maschile, e rischia di compromettere l’emersione del fenomeno" – Il Pronto Soccorso si trasforma in trappola per le donne maltrattate (16 dicembre 2015)

PUNTO DI VISTA - DALLA STAMPA

"…è del tutto evidente che si è trattato di maschi, che, organizzati in branco, si sono scatenati nella caccia alle donne – scrive Franca Fortunato in Colonia: arabi non sono sicura, uomini sì (Il Quotidiano della Calabria, 11 gennaio 2016) - Maschi, solo maschi, che incarnano quella cultura della violenza e del dominio... È la "questione maschile" che mostra il suo volto globalizzato di uomini incapaci di rapportarsi alla libertà femminile".

Sempre sui fatti di coloni Ida Dominijanni in L'indice di Colonia su Internazionale scrive: "Assumere davvero lo stato dei rapporti fra i sessi e la libertà femminile come indici dello stato di una civiltà – o meglio, della crisi di civiltà in cui il mondo intero si trova – significa affrontare le contraddizioni comuni e trasversali alle civiltà che vengono rappresentate come contrapposte e in lotta fra loro. Significa combattere la brutalità del patriarcato islamico come i residui, o i rigurgiti, patriarcali nelle democrazie occidentali. E viceversa: significa anche e forse oggi soprattutto riconoscere i segni positivi di libertà femminile non solo nelle democrazie occidentali, ma anche nei paesi più patriarcali dei nostri".

PUNTO DI VISTA - DALLA RETE

"Girano un bel po' di stupidaggini sulla questione utero in affitto, che pur con ritardo è clamorosamente esplosa anche nel nostro Paese – scrive Marina Terragni in 9 domande e 9 risposte sull’utero in affitto (16 gennaio 2016) – "perché non si conviene sulla gratuità? perché si sa benissimo che nessuna donna si presterebbe a una Gpa, se non in cambio di denaro".

LA COSTOLA DI EVA E IL POMO D’ADAMO

"Da quel momento in poi la comunità si è dovuta pensare come comunità formata da donne e da uomini ... Ho capito subito una verità: che per vivere uomini e donne insieme era importante che la differenza fosse affermata – scrive Catherine Aubin in La differenza affermata dal vivere insieme (16 gennaio 2016 - Donne Chiesa Mondo. Osservatore Romano) - Doveva pertanto esistere una distinzione, al fine di evitare la divisione tra il ramo delle donne e il ramo degli uomini".

LIBERARTE

"La città sola, senza altre orme che quelle della «guazza» mattutina, è un flash che talvolta ci passa davanti, allora si cammina svelti, intimiditi da quell’intimità – scrive Francesca Pasini in Miracoli a Milano, Marina Ballo e Gabriele Basilico al Museo del Novecento (16 gennaio 2016) - Ci crogioliamo nell'angolo più confortevole della nostra casa, ma fuori l'intimità dà insicurezza".

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serenafuart